VA A RUBA IL COMPOST DIGESTATO DEL MASEROT
In continuo aumento la richiesta da parte di operatori agricoli e cittadini. Nel 2012 prodotte oltre 3500 tonnellate di compost. De Biasi: “Premiato il lavoro di promozione e informazione. Il prossimo passo sarà la commercializzazione al minuto”.
Compost di successo. Sono sempre di più gli operatori agricoli e i privati cittadini che utilizzano il compost digestato prodotto con la frazione umida dei rifiuti domestici dei bellunesi.
Un successo certificato dai numeri: negli ultimi tre anni la produzione di compost nell’impianto del Maserot è più che triplicata, passando dalle 1100 tonnellate del 2009 alle oltre 3500 previste per fine 2012. Un aumento considerevole dovuto a diversi fattori, in primis alla sempre maggiore coscienza ecologica dei bellunesi, come spiega Giuseppe Luigi De Biasi, presidente di Dolomiti Ambiente: “In pochi anni è più che raddoppiata la quantità di rifiuto umido conferito, che è passata dalle 9090 tonnellate del 2009 alle oltre 20mila tonnellate che saranno lavorate in impianto a fine 2012. Questi dati sono per noi fonte di grande soddisfazione, perché dimostrano che il continuo lavoro di informazione, coordinamento e promozione paga. E’ un risultato che condividiamo con tutti i cittadini bellunesi, che stanno dimostrando di avere una grande coscienza ecologica. E’ grazie a loro se adesso possiamo produrre tutto questo compost di ottima qualità”.
Ma nonostante il grande aumento produttivo, attualmente Dolomiti Ambiente non riesce a far fronte a tutte le richieste.
“Questo è un ulteriore motivo di soddisfazione – spiega De Biasi – perché significa che il nostro compost digestato ha ormai superato ogni diffidenza, conquistando il duraturo favore degli operatori agricoli e dei provati cittadini. Nel 2009, quando iniziai il mio mandato a capo di Dolomiti Ambiente, trovavamo difficoltà nel far provare il nostro prodotto a causa di una diffusa diffidenza verso le sue qualità. La continua opera di promozione e informazione sull’impianto e i suoi processi produttivi, anche attraverso i sacchetti-prova consegnati ai ragazzi delle scuole in visita, ha rovesciato la situazione nel giro di pochi anni”.
L’utilizzo nel territorio del compost digestato prodotto nell’impianto del Maserot è un fattore sul quale Dolomiti Ambiente punta molto: “Così si chiude in maniera virtuosa il ciclo dei rifiuti organici – spiega De Biasi – dando vita ad una filiera che va dalla produzione di rifiuto al suo nuovo utilizzo, così come già accade, ad esempio, per vetro, plastica e metalli. Per una società che si occupa di gestione dei rifiuti questa problematica è centrale, ecco perché da subito ci siamo impegnati fortemente nell’incremento della produzione di compost e della promozione del suo utilizzo”.
Attualmente il compost digestato viene consegnato gratuitamente da Dolomiti Ambiente a chiunque ne faccia richiesta, presentandosi all’impianto del Maserot. Il prossimo passo sarà la sua commercializzazione, così come avviene in tutti i grandi impianti produttori di compost: “Siamo pronti per la commercializzazione al minuto – precisa De Biasi – ma faremo le cose con la dovuta cautela e senza affrettare i tempi, perché la vendita di compost non è come la sua fornitura in maniera gratuita, ci sono regole e parametri diversi da rispettare. Ma è questa la strada che percorreremo, così come già avviene in tutti i più grandi impianti produttori, che già adesso lo vendono. Vogliamo dimostrare di essere anche noi della partita, con un prodotto di qualità certificata e riconosciuta“.
La commercializzazione del compost di Dolomiti Ambiente porterà benefici a tutti, a partire dagli stessi bellunesi: “Le nostre terre sono magre e hanno necessità di essere ammendate – spiega De Biasi – così, invece di utilizzare ammendanti chimici è giusto utilizzare compost locale frutto di processi certificati ed eco-compatibili. I benefici saranno anche economici: secondo le nostre stime, per un orto domestico, utilizzando il nostro compost digestato al posto di prodotti chimici un comune cittadino potrà risparmiare fino all’80% nel corso di un anno. Inoltre, non va trascurato l’orgoglio di poter utilizzare un prodotto di ottima qualità figlio degli sforzi comuni di tutti”.