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DA DOLOMITI AMBIENTE OSSIGENO AI COMUNI: -10 EURO A TONNELLATA

Nel 2012 i rifiuti bellunesi costeranno 10 euro in meno per ogni tonnellata. Dolomiti Ambiente nei prossimi giorni invierà fatture più ‘leggere’ ai comuni e agli enti bellunesi che portano il secco all’impianto di Santa Giustina. Si passa dai 175 del 2011 a 165 euro a tonnellata. Merito della qualità nella differenziata tra secco e umico, che facilita trattamento e smaltimento. Una buona notizia per Dolomiti Ambiente e per tutta la filiera della gestione dei rifiuti bellunesi, ma i risparmi non devono far calare la guardia sul fronte della differenziata, come spiega Giuseppe Luigi De Biasi, presidente di Dolomiti Ambiente: “La riduzione dei costi è un secondo segnale concreto e favorevole alle casse dei comuni bellunesi dopo il calo del 38% nella produzione di rifiuti registrato nel 2011. Proporremo perciò alla Provincia di autorizzarci ad un ribasso di tariffa. Deve essere un ulteriore incentivo a proseguire sulla strada della raccolta differenziata, attraverso una sinergia sempre maggiore tra tutti i soggetti interessati. Ci aspettiamo una sempre maggiore collaborazione con questi enti nel 2012 soprattutto per quanto riguarda le indicazioni da dare ai cittadini per la raccolta.”

Il lavoro dei tecnici di Dolomiti Ambiente ha avuto un ruolo decisivo per raggiungere la riduzione dei costi. L’ottimizzazione del ciclo lavorativo ha fatto scendere di 5 euro il costo per la lavorazione di ogni tonnellata di rifiuto secco, ora attestato a quota 27 euro rispetto ai 32 euro dell’anno precedente. Una volta raccolto e trattato da Dolomiti Ambiente, il secco indifferenziato viene smaltito dalla multiutility Acegas-Aps.

E sono attese novità anche nel settore dell’umido, che Dolomiti Ambiente tratta per tutti i comuni della provincia di Belluno, producendo compost e, da ottobre, anche energia grazie al biodigestore. Si prevedono sconti per gli enti che conferiscono al Maserot umido di ottima qualità. E proprio sulla qualità della parte organica dei rifiuti urbani si giocano le prossime sfide. “Occorre sempre maggiore attenzione su questo aspetto – precisa De Biasi – perché un miglior rifiuto umido ci permette di produrre compost di qualità maggiore e alimentare un circolo virtuoso nella gestione dei rifiuti, a vantaggio di tutti”.